secondarie secondo grado

Da sempre il teatro coinvolge i saperi più disparati. Sul palco  non ci sono solo gli attori, ma anche il lavoro di musicisti,  tecnici, scenografi, danzatori, drammaturghi, videomaker…  Nel laboratorio di Cantieri Meticci vengono toccati e valorizzati i  diversi linguaggi artistici, assecondando desideri e inclinazioni  degli studenti. 

La multidisciplinarietà del corso stimola le capacità dei ragazzi  e i diversi interessi e saperi personali, che in questo percorso  trovano la possibilità di mettersi in gioco nel rispetto della  diversità di ognuno per finalizzare un lavoro collettivo.

Il valore della testimonianza diretta di un migrante che  racconta il suo viaggio è incalcolabile, ed è capace di generare  empatia negli ascoltatori intorno al tema della migrazione.  Nell’associazione Cantieri Meticci sono presenti uomini e  donne che hanno vissuto in prima persona le esperienze  connesse alla migrazione e hanno già raccontato in pubblico,  in vari contesti, la loro storia. 

A loro si sono aggiunti, come “testimoni”, anche giovani  impegnati come attivisti nella difesa dei diritti delle  seconde generazioni. Le loro storie sono un dono prezioso:  per conservarle e al contempo per contribuire a diffonderle  abbiamo registrato le interviste fatte ai Testimoni mettendole  poi a disposizione tramite un podcast online.  

Il silent book è un libro per tutti in quanto il racconto è affidato  esclusivamente alle immagini. La lettura di un silent book  lascia ampio spazio all’immaginazione, ogni lettore può trovarci  qualcosa di diverso a seconda del proprio vissuto.  

La lettura condivisa di un silent book è un’esperienza preziosa  in cui il gruppo di una classe costruisce insieme la visione di  una storia. Il racconto senza parole ha inoltre la capacità di  superare le barriere linguistiche e favorire l’incontro e lo  scambio tra culture.

Questo laboratorio nasce da una considerazione fatta lavorando con i ragazzi: sempre di più si esprimono con immagini, sempre di più usano le mani solo per scrollare lo smartphone, sempre di più sono appiattiti da un unico standard.
La sfida è quella di far esprimere ogni ragazzo secondo le proprie capacità, cercando di riprendere quella curiosità che è sana in un adolescente. Sperimentando vari linguaggi e in ascolto con le loro attitudini, si vuole far emergere i loro interessi, le loro capacità e specificità tramite i canali più diversi, proprio perché i ragazzi sono diversi. Si può utilizzare la musica, la voce, la parola scritta, l’immagine, il video, la fotografia: ogni strada può essere percorsa per concretizzare un’idea, un pensiero e trasformarsi in un’installazione finale che li rappresenti.