Identità in viaggio

Rivolto alle classi II e III della scuola secondaria di primo grado

Il valore della testimonianza diretta di un migrante che  racconta il suo viaggio è incalcolabile, ed è capace di generare  empatia negli ascoltatori intorno al tema della migrazione.  Nell’associazione Cantieri Meticci sono presenti uomini e  donne che hanno vissuto in prima persona le esperienze  connesse alla migrazione e hanno già raccontato in pubblico,  in vari contesti, la loro storia. 

A loro si sono aggiunti, come “testimoni”, anche giovani  impegnati come attivisti nella difesa dei diritti delle  seconde generazioni. Le loro storie sono un dono prezioso:  per conservarle e al contempo per contribuire a diffonderle  abbiamo registrato le interviste fatte ai Testimoni mettendole  poi a disposizione tramite un podcast online.  

Percorso didattico

Il laboratorio è costituito da varie fasi:  

  • uno o più incontri preliminari in cui l’insegnante propone  alla classe una o più puntate del podcast Identità in viaggio (vedi il Kit dedicato agli insegnanti qui sotto), in base alle tematiche che desiderano  affrontare; 
  • un incontro iniziale con l’operatore di Cantieri Meticci (1h) in  cui aprire il dialogo con gli studenti intorno a temi scelti;
  • due incontri successivi (2h) costituiti da una prima parte di giochi teatrali volti alla conoscenza di sé e degli altri e una seconda parte di attività manuali e di scrittura creativa in cui a ciascuno studente verranno proposte varie tecniche artistiche per esprimere da una parte la propria identità e dall’altra il  viaggio in un paese sconosciuto;
  • un ultimo incontro conclusivo (2h) in cui gli elaborati della classe vengono esposti ai compagni e ai docenti, in forma di allestimento, lettura o discussione.

Costi e modalità

I prezzi e le modalità di ognuna delle attività  proposte per le scuole sono stabiliti a seconda del numero di incontri previsti, del  numero di bambini e ragazzi coinvolti, e saranno  concordati di volta in volta con gli insegnanti.
Contattaci via email ufficio@cantierimeticci.it o per telefono/WhatsApp 350 030 5983

Kit per gli insegnanti

“Identità in viaggio” è un progetto molto speciale: un viaggio virtuale realizzato in 7 tappe per generare con classi di studentə un’opportunità di confronto, sensibilizzazione e apprendimento esperienziale sul tema della ‘differenza‘. Nello specifico, della comprensione di identità con una propria specificità in ambito culturale.

A un racconto diretto, con cui il testimone ha condiviso la propria esperienza con la classe, ha fatto seguito un momento di lavoro pratico e creativo, per stimolare il ruolo attivo dellə studentə ad approfondire le tematiche in un approccio personale e introspettivo.

Il progetto ha affrontato il tema attraverso la creazione di una mappa – allo stesso tempo geografica e narrativa – in grado di restituire e raccontare le diverse rotte nelle quali si articola la complessità (economica, sociale e culturale) dell’esperienza di chi ha costruito e ricostruito la propria identità e del processo di integrazione necessario a ogni identità interculturale.

L’attività si è svolta nel 2021 coinvolgendo 17 classi in diversi istituti di Bologna, e per dare continuità all’iniziativa e renderla facilmente accessibile e riproponibile in autonomia da insegnanti ed educatorə, tutti i materiali sono stati digitalizzati e messi a disposizione su questa pagina.

Identità in Viaggio è un progetto di Cantieri Meticci in collaborazione con Aprimondo, Mosaico di Solidarietà, Next Generation Italy e WUXU, sostenuto dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna.

Interviste

La registrazione dei dialoghi con i testimoni: finestre su identità in viaggio tra Paesi e culture, per allenare la sensibilità all’ascolto dei più giovani. Le conversazioni con lə ospiti di Identità in viaggio forniscono diversi spunti di riflessione da approfondire con le classi.
Tutte le interviste, a cura di Boubacar Dia e Viviana Salvati, sono disponibili anche sul canale youtube di Cantieri Meticci, su Spotify e in versione scaricabile su Podomatic. A ciascuna è collegato un piccolo spunto di riflessione che l’educatore può utilizzare per innescare una discussione con la propria classe o il proprio gruppo [scaricabili qui].

Non puoi capire di essere forte finché esserlo non è l’unica scelta che hai

Moussa ci racconta il suo viaggio migratorio dal Mali attraverso la Libia e le ragioni della sua difficile scelta, dando modo di riflettere sulla formazione di un’identità complessa e aperta al mutamento, pronta agli scambi culturali e in continua crescita ed evoluzione.

La Terra è, e sempre sarà, dei migranti

Il racconto di Evelyn, discendente di un migrante italiano in Brasile, introduce il discorso della massiccia emigrazione dal nostro Paese verso il Brasile e delle sue complesse articolazioni storiche e culturali. L’episodio permette di riflettere insieme sull’attuale narrazione dell’immigrazione verso l’Italia, che forse lascia poco spazio alla memoria dell’emigrazione degli italiani, soprattutto verso il Sudamerica.

A volte è difficile godere della bellezza, ma la bellezza è dappertutto

Il racconto di Quynh Chi offre uno sguardo sulla vita in Vietnam e sull’idea che degli italiani hanno in quel paese, a prova del fatto che ogni stereotipo è relativo nasce da un parziale punto di vista su una cultura.

Non voglio questo per mio figlio

Oscar racconta le contraddizioni di Cuba, tra l’immagine del Paese nel mondo e il quotidiano dei suoi abitanti, dando modo di ragionare sulla differenza tra capitalismo e comunismo e su come questi sistemi economici si riflettono sulla vita della popolazione. Altre due tematiche rilevanti sono il funzionamento della censura e la complessa costruzione dell’identità del migrante con l’avvio di una nuova, seconda vita.

Non veder riconosciuto il proprio presente

Francesca ci racconta della vita insieme al suo compagno Aboubacar, guineano, alle prese con il processo di regolarizzazione della residenza in Italia. Chi vive un’esperienza migratoria traumatica si ritrova senza documenti: la difficoltà del percorso burocratico ha importanti influenze sulla quotidianità e anche sulla costituzione identitaria della famiglia. Il dialogo permette di riflettere sui confini del rispetto della sfera privata dell’individuo e su come il ‘muro’ burocratico descritto impedisca di vivere una vita dignitosa.

Essere ponte tra una cultura e l’altra

Komal, mediatrice interculturale, ci racconta l’importanza di questa figura professionale nei vari contesti in cui opera – in particolare nell’istituzione scolastica – dando modo di riflettere sulle criticità di certe situazioni in cui si rivela necessario l’intervento di una figura capace di ascoltare e di farsi ponte tra una cultura e un’altra.

Se non ci mettiamo in gioco non potremo mai prenderci gli spazi che ci meritiamo

Il racconto di Fatema permette di ragionare insieme allə studentə sulla costruzione di un’identità multiculturale, soprattutto in fase preadolescenziale e adolescenziale. Viene analizzato sia il punto di vista interno dell’identità interculturale sia il punto di vista esterno della società in cui lə bambinə cresce, e ciò che questa può fare per evitare che le contraddizioni affrontate dal singolo non impediscano il pieno sviluppo della personalità.

La mia città vista da qui somiglia a…

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Le finalità del laboratorio sono il valore del rispetto per l’altro, il lavoro di gruppo, la conoscenza dell’altro come identità complessa.

Laboratorio Teatrale Scuole Secondarie

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Il “mettersi nei panni dell’altro” fa sì che ci si senta liberi di essere se stessi tramite le parole e i gesti del nostro personaggio.

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